La direzione provinciale del Pd ha votato la lista degli otto candidati alle elezioni regionali del 4 marzo.

Il capolista sarà Samuele Astuti, 42 anni, segretario provinciale del Pd e sindaco di Malnate, dove è stato eletto nel 2011 con il 63% dei voti e confermato con il 57% nel 2016. E’ anche presidente dei sindaci dell’azienda sanitaria Ats Insubria. Ricercatore universitario alla Liuc di Castellanza, è il coordinatore del Lab#ID e Innovation Center Makerbot. Da tempo si ventilava una sua candidatura.

Paolo Bertocchi, 36 anni, è di Cunardo, lavora presso il Gruppo Pd in Regione, insegnante, è il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, per la lista dei Civici e Democratici. E’ vicesindaco a Cunardo e vicepresidente della Provincia. Il suo motto è: se vuoi correre veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri insieme.

Luca Paris, è consigliere comunale a Varese, consigliere provinciale e segretario cittadino del Pd di Varese. E’ un funzionario comunale a Saronno.

Mauro Eduardo Rotondi, 47 anni, avvocato, saronnese, sarà il candidato del sud della provincia, già candidato alle scorse comunali al comune.

E veniamo alle donne.

Letizia Antonello, 47 anni, di Laveno, già membro della commissione congressuale e della direzione provinciale, è di Laveno Mombello, dove è stata consigliera comunale.

Come anticipato da Varesenews, il Pd ha deciso di non candidare la consigliera comunale di Varese Luisa Oprandi, che nel 2016 aveva conseguito quasi 800 preferenze.

Doriana Giudici (foto sopra), è un nome a sorpresa. Proposta dal sindaco di Varese Davide Galimberti, è una new entry nel partito. E’ una esperta di storia delle religioni, sorella di Monsignor Giudici, vescovo emerito di Pavia, moglie del compianto giornalista del Tg1 Liliano Fratini.

Rossella Iorio, segretaria del circolo di Samarate del Pd, e capogruppo in consiglio comunale dove il partito è all’opposizione.

Margherita Silvestrini (foto sopra), ex assessore ai servizi sociali di Gallarate, volto noto in città, consigliere comunale di minoranza, molto votata nel 2016 con 468 preferenze. Ha un curriculum da manager, lavora attualmente per la Fondazione Exodus. A differenza di Varese, dove il partito ha scartato la donna più votata, a Gallarate l’ha invece valorizzata.