«Abbiamo imposto i nostri temi, ora tutti parlano dei temi su cui ci siamo mossi noi».E ora, dopo il primo quinquennio in quel Parlamento da «aprire come una scatola di sardine», il Movimento 5 Stelle torna alla carica. Volti nuovi, (quasi) tutti, in lizza per il Pirellone e per le due Camere, a Roma.
Manca ancora qualche nome, è vero: sono quelli dei collegi uninominali, tessere delicate di un mosaico che comunque si andrà componendo nei prossimi giorni, vista la scadenza imminente. «Stanno verificando i documenti, le candidature saranno ufficializzate attraverso i nostri canali» spiega Paola Macchi, consigliere regionale uscente e candidata al Senato. Che anticipa qualcosa sul profilo dei selezionati «Punteremo molto sulle donne», dice, rivendicando un’attenzione alle pari opportunità rappresentata anche dalle due sindache, Raggi e Appendino.
L’occasione per fare il punto è l’aperitivo a Busto, in pieno centro. Tavolate di assaggini, capannelli a discutere dei temi e della campagna da affrontare, di qua i frittini, di là le scatole per la raccolta di autofinanziamento. Ci sono i candidati per le regionali: in corsa per il Pirellone sono Roberto Cenci, Alberto Lucchese, Givago Cutillo, Mirko Bresciani, Cristina Albieri, Annamaria Carluccio, Mattiacarlotta Parrino e Teresa Franchina. Arrivano alla spicciolata, man mano, anche i candidati al Parlamento: alla Camera Niccolò Invidia (capolista), Alessandra Viola, Cosimo Petraroli (uscente) e Valentina Licausi. Il capolista Gianluigi Paragone arriva alle 20, a completare la squadra che lo vede capolista, seguito da Paola Macchi (già consigliere regionale), Stefano Bianco e Patrizia Lobi.
“Il #M5S ha un’energia nuova, che gli altri non hanno” @gparagone #BustoArsizio #Varese @BustoA5Stelle presentazione con i candidati al #Senato @ezzelina e avv #Bianco pic.twitter.com/fm6ndeJeqK
— Emaui (@emanueleo73) 26 gennaio 2018
«I tre punti fondamentali sono lavoro, ambiente e sanità» dice Alberto Lucchese, uno dei candidati per il Pirellone, anticipando i temi che saranno toccati nei prossimi incontri. Mercoledì 31 gennaio si partirà con una full-immersion in zona Busto, al pomeriggio visita a Eolo, incontro fuori dall’inceneritore Accam, poi alla cascina Burattana, per finire con la serata di presentazione dei candidati alle regionali alla Veranda Martini, a Gallarate, alle 20.30. Ci sarà il candidato presidente Dario Violi e sarà ospite anche il Comitato Difesa della Salute del Varesotto.
A questi seguiranno poi la serata con Di Battista l’8 febbraio a a Varese, quella sul reddito di cittadinanza il 10 febbraio a Castellanza, quella del 22 a Fagnano Olona, dedicata al tema socio-sanitario («è una privatizzazione della sanità, folle sperimentare il Gestore su 3,5 milioni di lombardi»).
C’è grande entusiasmo, tra i militanti e anche tra i candidati, che hanno alle spalle un percorso in cui si sono già spesi per emergere nelle Parlamentarie. C’è chi è conosciuto per l’impegno su temi specifici e chi ha da spendere la gavetta fatta di banchetti in piazza, chi ha fatto più attivismo sul web e chi sul territorio. E chi ha fatto un po’ di entrambi, come il giovane e votatissimo (alle Parlamentarie) Niccolò Invidia, che ha vissuto per un periodo all’estero e poi ha macinato chilometri in auto (abita nel microscopico paese di Veddo di Maccagno).
Consigliere regionale uscente, oggi pronta per la corsa al Senato, Paola Macchi racconta la sua esperienza: «Abbiamo dimostrato di fare ciò che dicevamo di voler fare: io ho restituito 160mila euro, tutti insieme ne abbiamo restituiti ben più di 1 milione. Abbiamo incontrato comitati, ci siamo mossi su tante battaglie, contro gli inceneritori, per verificare gli appalti che pensiamo ingiustificati come quello all’ospedale di Gallarate. Abbiamo fatto la battaglia sul pasto da casa per i bambini, per i diritti dei disabili sensoriali, abbiamo ottenuto il mezzo bimodale per i vigili del fuoco di Luino, i contratti di solidarietà».
Ma soprattutto secondo Macchi vale un principio: «Abbiamo dimostrato che semplici cittadini possono in breve tempo raggiungere il livello di capacità e competenze che vantavano i politici di professione; quelli che si sono sempre presentati come unici depositari, quelli stessi che magari non hanno mai lavorato e hanno sempre vissuto solo di politico. Abbiamo dimostrato a tutti i cittadini che possono mettersi in gioco».
Ora parte la corsa. «Siamo riusciti a formare una squadra interessante» dice ancora Lucchese, tra i candidati alle regionali. «Ci sono ragazzi giovani, imprenditori, donne che si occupano di lavoro, Personalità come Paragone portano visibilità e anche competenze, lui si occupa di banche e finanza. Non siamo poltronari, non creiamo aspettative: ci guida la passione, l’impegno per i nostri concittadini, per l’ambiente».
Roberto Morandi – @ilmorands
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