Serata delle grandi occasioni per Samuele Astuti che ha presentato la sua candidatura alle Regionali dalla stessa sala che nel 2016 lo vedeva ricandidarsi a sindaco. Una presentazione simile ad allora, l’insegnante Carlina Parmigiani nelle vesti di presentatrice che ha raccontato di lui come politico e come uomo. Poche parole per poi lasciare spazio alla mamma e al papà del candidato che hanno letto un brano di Don Mazzolari, sull’importanza dell’impegno.

Dopo di loro Giuseppe Riggi, assessore all’urbanistica del comune. «Samuele ha saputo delegare, ma anche stare di fianco. E’ capace di fare strada e deve continuare il suo percorso per trasmettere la gioia che mette nelle cose che fa anche a livello Regionale».

«Le parole che contraddistinguono Samuele sono expertise, energy, efficacia, engagement ed empatia. La differenza oggi la fanno le persone con queste caratteristiche. Il nostro ruolo è quello di far sì che sia eletto» ha spiegato il professore della Liuc Giacomo Buonanno, prima di lasciare la parola ad uno studente, Michelangelo Moffa: «Samuele è la persona giusta per la Lombardia perché è competente». Fabrizio Caprioli, dirigente d’industria e componente della segreteria provinciale del Pd interviene così: «Samuele mette il massimo interesse in quello che fa ed ha la capacità di avere una visione. Il buon politico è colui che sa interpretare e guardare avanti. Bisogna anche saper decidere per il bene del territorio».

Dopo la lunga carrellata di interventi, la parola è passata al protagonista della serata, Samuele Astuti che è entrato nel vivo delle ragioni della sua candidatura.

«In dieci anni di presenza in consiglio comunale, tre all’opposizione e sette da sindaco, abbiamo lavorato per raggiungere tanti obiettivi. Cinque anni di segretario provinciale mi hanno insegnato la pazienza e fare politica vuol dire mettersi al servizio della comunità per accompagnarla in un percorso di sviluppo. Oggi far questo significa conoscere le peculiarità della regione: la sanità è il primo punto su cui lavorare, siamo un’eccellenza ma vanno cambiate tante cose. Le persone devono essere messe al centro.

Il secondo punto è l’innovazione e qui la sappiamo fare, ma noi dobbiamo confrontarci con chi è nostro pari nel mondo. Dobbiamo coinvolgere i cittadini per primi perché una regione che vuol essere ambiziosa deve mettersi in discussione. La Lombardia deve confrontarsi con l’Europa, sfida che ci ha visto mancanti.

Il terzo tema sono i frontalieri e il rapporto con la Svizzera. Dobbiamo fare di più per la loro mobilità, dobbiamo porci però anche il problema delle aziende del nostro territorio perché non riesce a competere a livello fiscale con quelle oltre confine. Giorgio Gori porta avanti questi temi seriamente. Con grande competenza si è messo ad ascoltare perché in un mondo che continua a cambiare è fondamentale. Poi occorre decidere e coinvolgere le persone. Fare politica è questo e non andare nei talk show».

Astuti ha salutato ringraziando tutti i colleghi della sua amministrazione e di partito. «Mettete la x sul simbolo del Pd e scrivete Astuti».