Il centrosinistra logorato dagli anni di governo nazionale fa forse meno paura, ma la partita è tutta da giocare. E di mezzo ci sono anche i Cinque Stelle, il terzo polo che rende incerta la partita. E su due fronti – alternativi alla sinistra e ai grillini – dimostra di volersi battere Forza Italia: «L’uscita M5S su Malpensa è già un buon motivo per non votarli» attacca Lara Comi. «Ma anche sull’immigrazione non capiscono niente: con la revisione del trattato di Dublino abbiamo ottenuto che gli immigrati se ne vadano in Francia, in Germania, ma loro ci accusano di volerli tenere in Italia. Una vera fake news» scandisce dal palco del Teatro del Popolo dove i forzisti tengono la loro presentazione.
Gli fa eco anche Matteo Bianchi, leghista ma presente perché candidato all’uninominale: «Se gli eletti di questo territorio non vanno a difendere un patrimonio come Malpensa, vuol dire che non sono degni di rappresentare il territorio» dice attaccando Gianluigi Paragone per l’uscita sull’aeroporto. «Le aziende oggi vengono qui per la logistica, per la vicinanza con Malpensa e l’area cargo: se non ci fosse, lascerebbero a casa molti lavoratori» spiega alla platea degli azzurri.
Ci sono anche Adriano Galliani, Erica Rivolta (leghista, nell’anomalo collegio di Busto-Como), Giusy Versace e Stefano Maullu, ma anche il candidato presidente Attilio Fontana, che riprende ancora il tema dell’immigrazione. E poi la carica dei candidati alle regionali: Pietro Zappamiglio, Laura Frulli, Elena Piantanida, Angelo Palumbo, Donatella Fraschini, Simone Longhini, Miriam Arabini, Luca Marsico. «Davvero una squadra veramente competitiva, la migliore, per età anagrafica, per competenze», sintetizza Angelo Palumbo. Mentre Luca Marsico ricorda l’impegno riformista al Pirellone: «Siamo gli unici – noi della Lombardia – ad aver tagliato i vitalizi».