Jessica Silvani di Lombardia Progressista ci crede: “Perché una Lombardia migliore è una Lombardia diversa? Perché viviamo in una regione che ha raggiunto molti traguardi, ma non ha saputo o voluto raggiungerne altri. La Lombardia è bella, è ricca ed è fortemente attrattiva. La regione più competitiva d’Italia. Tutto vero, ma c’è dell’altro. Ad esempio la “regione più competitiva d’Italia” è solo 143° per competitività in Ue (su 263 regioni)”.

“Il tema ambientale è stato completamente tralasciato per inseguire a tutti i costi un concetto distorto di efficienza, che non ha tenuto conto di numerose esternalità negative. Grazie a questa miopia macroeconomica la Lombardia ha una qualità dell’aria e delle acque pessima, con concentrazioni record (e killer) di polveri sottili Pm 2,5. L’hinterland di Milano è addirittura l’area più inquinata di tutta Europa. Temi di cui si parla troppo poco, nonostante incidano sulla qualità della vita di ciascuno di noi. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente in Europa ogni anno si registrano oltre 500.000 morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico, circa 20 volte il numero di vittime per incidenti stradali. E, per la Commissione Ue, i costi connessi agli impatti sulla salute dell’inquinamento atmosferico pesano tra il 2 e il 6% del Pil europeo”.

“Ci siamo purtroppo abituati a leggere sui giornali vicende come quelle, per citare le più recenti, che hanno visto protagonista l’ex-vicesindaco di Castellanza allora in quota Lega Luca Galli, condannato per abuso edilizio. Deve esserci chiaro che questo giro di soldi – uso l’efficace  espressione di VareseNews – ma anche di favori e poltrone ipoteca pesantemente il futuro della stragrande maggioranza dei cittadini lombardi a favore di pochi”.

In Lombardia – lo dice l’ultimo rapporto Caritas sulla povertà – la mobilità intergenerazionale è tra le più basse d’Europa: nel 2017 ancor più che in passato il censo della famiglia di provenienza ha un peso fortissimo nelle possibilità di vita, studio e carriera dei giovani, a prescindere dalle capacità. È profondamente ingiusto, e dobbiamo dirlo. L’allocazione irrazionale e opportunistica di risorse e la sottrazione illecita di fondi  contribuiscono a ipotecare il futuro delle giovani generazioni. È emblematico: in Lombardia l’incidenza della povertà è oggi inversamente proporzionale all’età, toccando il 2,8% degli over 65, il 3,1% dei 35-64nni, il 5,4% dei 18-34nni e arrivando all’8,3% fra i minorenni. La ricchezza media delle famiglie con capofamiglia di 18-34 anni è meno della metà di quella del 1995, mentre quella delle famiglie con capofamiglia con almeno di 65 anni è aumentata di circa il 60%”.

“Ho scelto Lombardia Progressista perché credo che ripensare l’intero sistema sia una necessità improrogabile: le risorse ci sono ma bisogna allocarle diversamente, con una diversa visione di futuro e una maggiore responsabilità verso la collettività. Crescita, equità e opportunità per tutti. Sono ottimista”.