Teatro del Popolo strapieno per Angelo Palumbo, candidato di punta nelle liste di Forza Italia per le regionali 2018.
Una presentazione che segue di meno di una settimana quella delle liste azzurre. In teatro ci sono tanti forzisti, qualche alleato ma anche moltissimi amici cassanesi. “Il pres”, come l’ha definito l’amico Nicola Poliseno, è stato accolto da una vera ovazione.
Ha ripercorso la sua lunga storia di forzista, dal 2001 del trionfo berlusconiano alle secche degli ultimi anni, quando il partito sembrava destinato a liquefarsi lentamente. «Il record di cui sono orgoglioso non è quello di mister preferenze, ma quello di sedici anni di presenze in consiglio, senza mai una assenza». Ricorda le campagne per le regionali di Buscemi nel 2001 (anno della sua prima tessera) e quelle di Rienzo Azzi (“forse la più bella vissuta insieme”), la passione per la politica con frecciate ai protestatari presi di mira anche da Gigi Farioli: «fare politica significa sacrificarsi, specie se si ha famiglia, non mettersi davanti a un computer a insultare gli avversari, fare politica significa costruire».
Ci sono tutti i suoi sostenitori, partendo dal suo coetaneo e amico Nicola Poliseno, Lara Comi, Marcello Pedroni, Gigi Farioli, Isabella Peroni. Ma anche Matteo Bianchi, candidato del centrodestra all’uninominale e segretario provinciale della Lega, che riconosce la capacità strategica di Palumbo, misurata nella campagna del 2016, quando Forza Italia e Lega Nord erano in competizione con due diversi candidati sindaco: «Angelo è arrivato con 18-19 punti inderogabili, io mi sono detto: “non vinceranno mai”. E invece aveva ragione lui».
È il “modello Cassano”. Nel 2016 Palumbo è stato il grande stratega della campagna di Poliseno, con quella scelta audace di una lista unitaria, evitando una pluralità di liste per dare un messaggio di unità e compattezza del gruppo. Scelta vincente: nonostante la competizione interna nel centrodestra, Poliseno ce l’ha fatta al primo turno e con ampio margine. «Un laboratorio politico» lo definisce Palumbo.
È anche una prova di forza degli azzurri, con due presentazioni in teatro nel giro di pochi giorni. E la presentazione del candidato del Gallaratese è quella più partecipata, nella città che è stata (o è ancora) baluardo più solido di Forza Italia e della corrente di Agorà. «In sedici anni non ci siamo mai permessi di cambiare casacca, siamo rimasti sempre in Forza Italia» ha rivendicato Palumbo.
Tra i temi più concreti toccati, l’impegno per gli asili gratis, sull’onda dei risultati già ottenuti da Regione Lombardia sui nidi gratis, («serviranno risorse, quelle che vogliamo ottenere con l’autonomia») e per il ritocco delle tariffe di Pedemontana («non è possibile mantenere queste tariffe, l’autostrada deve servire il tessuto produttivo lombardo»). Tema giocato “in casa” visto che la nuova autostrada tocca direttamente la “sua” Cassano.