“L’agenzia delle Dogane opera attraverso uffici periferici regionali e decentrati, ma il compito fondamentale lo fanno gli uffici centrali che tra le varie competenze hanno il ruolo di coordinamento con le diverse amministrazioni europee. Purtroppo questo non sempre permette un capillare controllo delle merci importate illegalmente. D’altronde se queste continuano ad entrare vuol dire che il meccanismo dei controlli delle merci in entrata sul nostro territorio e quelle in transito nell’Unione Europea non funziona come dovrebbe. Per questo è necessario rafforzare le competenze regionali e quelle degli uffici periferici, in modo da renderli più autonomi ed efficienti nella lotta a merci illegali”. Questa la proposta del consigliere regionale Giampiero Reguzzoni per contrastare l’importazione di merci contraffatte e illegali che spesso incrementano traffici di attività commerciali di dubbia legalità sul territorio della provincia di Varese.

“I nostri commercianti si trovano a dover competere con prodotti di basso prezzo e per questo qualitativamente pericolosi e non rispettosi delle normative nazionali e internazionali in fatto di sicurezza. Nonostante l’impegno e la professionalità del personale dell’Agenzia delle Doganale, le merci continuano a entrare e le attività commerciali di dubbia legalità crescono a dismisura. Un controllo periferico dotato di maggiori competenze favorirebbe il contrasto all’illegalità e la conseguente protezione dei nostri prodotti. Paradossalmente è molto più facile importare merci dalla Cina che esportare da loro prodotti equivalenti. Questo problema si riflette a cascata su altre questioni, come l’utilizzo di manovalanza in nero e senza controlli con orari di orari di lavoro massacranti spesso in luoghi con precarie condizioni di igiene e sicurezza.. Vincoli che invece gravano sui nostri imprenditori e che non sempre, purtroppo, sono rispettati dalle piccole aziende in mano a imprenditori stranieri senza scrupoli. E di questi giorni, ad esempio la scoperta di Polizia e Carabinieri di un ennesimo laboratorio cinese completamente abusivo, questa volta a Gallarate. Regione Lombardia ha fatto molto in questi anni. Un esempio l’introduzione del regolamento sui centri massaggi che impone iter rigorosi per evitare il proliferare di centri abusivi. Un altro passo sarà il rafforzamento delle competenze degli uffici periferici doganali, un tema che potrà essere discusso anche nel tavolo di lavoro aperto sull’autonomia regionale che si completerà nella prossima legislatura con il trasferimento sul nostro territorio di maggiori competenze. Insomma – conclude Reguzzoni – la formula meno Europa e più Lombardia è oggi l’unica via per contrastare il traffico illegale di merci, di persone e contrastare la criminalità nella nostra provincia ma anche nel resto della Lombardia”.