I candidati della Lega al Consiglio regionale della Lombardia, Tiziana Bortot e Marco Colombo, guardano ai pescatori varesini come “una risorsa molto importante, anche se spesso sottovalutata, per l’economia della nostra regione”.

I due nei giorni scorsi hanno incontrato i rappresentanti dei pescatori dei Laghi varesini: “Il tema della pesca dei laghi varesini necessita di attenzione, di rappresentanza e di interventi per affrontare e risolvere diverse problematiche – spiega Tiziana Bortot –. Certamente l’emergenza degli incubatoi, rimasti senza risorse economiche, rischia di vedere andare perso quel patrimonio di avannotti di diverse specie, che ogni anno viene immesso nei fiumi che alimentano il Lago Maggiore. Durante l’incontro con i rappresentanti della pesca sportiva, non è emerso solo il problema legato alla mancanza di pesce, che fa diminuire l’attività degli associati e il numero degli iscritti, ma il più ampio problema legato all’ecosistema di fiumi e laghi”.

Alla riunione, per meglio inquadrare l’argomento, prosegue la candidata leghista Bortot, era presente anche l’esperto Piergiorgio Zanetti, discendente di una storica famiglia di pescatori del lago di Varese. Zanetti ha esposto il problema connesso ai cormorani che, in assenza della delibera che ne disciplina l’abbattimento, stanno a loro volta aumentando di numero in modo significativo (sono presenti circa 1300 esemplari) e decimando il pesce presente nel Lago di Varese.

“Da qui emerge la necessità urgente – sottolinea Bortot – di reimpiegare i soldi delle tasse sulla pesca, anche per la manutenzione del patrimonio tecnico che alimenta la produzione di pesce, integrando così efficacemente le attività dei tanti volontari, che con passione si dedicano ai laghi varesini e alla pesca. La provincia di Varese ha un patrimonio naturale unico al mondo, l’impegno prioritario di chi sarà eletto in Regione deve essere quello di prendersene cura”.

“Noi abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare nei confronti dei pescatori del territorio – spiega Marco Colombo -. Motivo per cui abbiamo voluto incontrarli per ascoltare le loro esigenze ed istanze. Le problematiche emerse dall’incontro riguardano i quattro incubatoi presenti sul territorio provinciale. Ovvero quello di Maccagno, quello del Lago di Varese, uno a Brusimpiano e infine uno a Somma Lombardo”.

E tre incubatoi sono gestiti interamente a spese delle associazioni di pescatori, le quali tuttavia faticano sempre di più a mantenere le struttura. “La Regione deve sostenere gli sforzi dei pescatori per gli incubatoi – dice Colombo -. Dal momento che, oltre ad essere una valore aggiunto per il territorio, i pescatori, che in Lombardia sono circa 23mila, valgono 1,5 milioni di euro all’anno di tasse che pagano alla Regione. Insomma si tratta di una risorsa economica importante, oltre che di un grande valore legati alle tradizioni del territorio”.