C’erano molti dei protagonisti delle prossime elezioni, regionali e politiche, al mercato di Sesto Calende. Un appuntamento da non perdere quello del mercoledì in riva al Verbano, meta di molte persone provenienti dai comuni vicini, anche piemontesi, per fare acquisti. Un mercato che affonda le sue origini nell’alto Medioevo così importante da comparire nella definizione della località, Sextum Mercatum diventato poi Sextum kalendarum perché il mercato si teneva il sesto giorno prima delle calende di ciascun mese.
Gli stand posizionati nei punti strategici non rischiavano di confondersi con le bancarelle: all’ingresso quello del Pd con i candidati alle regionali Samuele Astuti e Paolo Bertocchi, e la candidata alla Camera Martina Cao ad accogliere le persone. Nella piazza del comune quello di Angelo Palumbo (Forza Italia). Silvio Aimetti, lista civica “Gori presidente” ha incontrato gli elettori tra i banchi del mercato e poi al Bar Franco di fronte al municipio, dove è stato raggiunto da alcuni giovani millennials “europei”, italiani di fatto ma senza cittadinanza, e da Roberto Caielli, ex sindaco di Sesto Calende.
Il primo cittadino in carica, Marco Colombo, candidato alle regionali con la Lega, e con lui Matteo Bianchi, segretario provinciale del Carroccio e candidato alla Camera dei deputati, si è posizionato nella piazza principale accanto al gazebo di Giacomo Cosentino lista Fontana presidente. «Ho parlato con gli elettori di temi importanti che avranno un impatto sul territorio – ha detto Colombo – a partire da Alptransit e lo sviluppo di una ciclabile che colleghi Angera a Sesto Calende, un progetto realizzabile».
«Abbiamo incontrato molte persone – ha detto Astuti – giovani e pensionati. C’è una grande attenzione ai temi economici e molta consapevolezza dell’impatto che ha l’election day su alcuni argomenti di interesse regionale che rischiano di essere schiacciati dal dibattito nazionale». Uno scambio di battute amichevole tra i due segretari provinciali di Pd e Lega, Astuti e Bianchi, sui gazebo, i manifesti e i santini.
Silvio Aimetti, sindaco di Comerio, come spesso gli capita, ha sparigliato le carte portando a Sesto, terra di frontiera, temi strategici: immigrazione, accoglienza e integrazione. «Solo 50 comuni su 139 – ha detto Aimetti – ospitano richiedenti asilo. Non dare accoglienza ai migranti vuol dire non avere una visione strategica del proprio territorio».
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