Maria Chiara Gadda, deputata uscente del Pd e ricandidata per il secondo mandato, si dice «soddisfatta che il lavoro della commissione di inchiesta sui centri di accoglienza abbia portato un risultat nel nostro territorio». L’inchiesta sulla società Kb srl, infatti, nasce proprio da un esposto della commissione di cui Maria Chiara Gadda è stata la segretaria e che, sempre su input della parlamentare fagnanese.
«Il tempo e la verità rendono sempre giustizia a chi lavora – prosegue la deputata Pd -. In molti parlano di questi temi senza provare a risolverli e forse per continuare a parlarne. L’immigrazione è un problema se non si fa qualcosa per gestirla».
«Su segnalazione del sindaco di Gorla Minore ho chiesto nel 2016 l’intervento della commissione di cui sono segretaria. La commissione è nata proprio per far emergere devianze e criticità sull’accoglienza, per difendere i diritti di chi è ospitato e diritti di chi li ospita. Da quella visita erano emerse carenze molto gravi nella gestione e nel rispetto della dignità di quelle persone. La relazione aveva segnalato vari punti di criticità: erogazione servizi, stato strutture e trasparenza gestione fondi pubblici.».
La Gadda specifica che il lavoro della commissione ha interessato strutture in diversi luoghi d’Italia: «Come commissione d’inchiesta abiamo girato l’Italia e anche altre strutture sono state chiuse in seguito alla visita dei parlamentari».
La Gadda lancia anche una proposta per il prossimo governo: «Sarebbe utile l’istituzione di una black list degli enti gestori. Va data anche un’ulteriore spinta all’accoglienza diffusa, gestire e non subire è la vera svolta per le amministrazioni, chi ha aderito allo Sprar ne ha tratto benefici. Incaponirsi nel non risolvere e parlarne solo per propaganda elettorale fa male, prima di tutto, agli italiani».
Infine la Gadda rivendica i risultati ottenuti dal governo a guida Pd: «Sono state raddoppiate le commissioni di valutazione delle richieste di asilo ed è stata migliorata la qualità del personale, sono stati fortemente ridotti i flussi dai paesi di partenza. Non si sono risolti tutti i problemi ma alcune cose positive sono state fatte».