“Più che un confronto tra candidati dovrebbero organizzarsi un funerale, perché la CIGL è un sindacato morto”. Questa è la durissima presa di posizione di Dario Violi, candidato con il Movimento 5 Stelle per la Regione Lombardia, in vista del confronto elettorale che si è svolto a Varese tra i candidati delle liste di sinistra.

“La CGIL ospita un dibattito elettorale tra candidati di sinistra, centro sinistra e, ancora, sinistra. La sinistra che ha ammazzato le tutele sul lavoro – dice Violi -. La CGIL già scesa in campo per Gori, figlio di Berlusconi, è diventata ormai un partito e imbarazza i lavoratori, a cui non resta che stracciare le tessere. Ormai sono rimasti in quattro gatti. Perdono 157mila tessere l’anno, in particolare tra giovani e precari che, a ragione, non si vogliono far rappresentare da chi fa politica invece di difendere il lavoro”.

E ancora il candidato M5s aggiunge: “Chi presume di rappresentare i lavoratori avrebbe il dovere di confrontarsi sulle proposte di tutte le formazioni politiche. Ma nell’elite sindacalista i principi e i valori hanno lasciato il posto alla clientelismo politico. Più che un confronto tra candidati dovrebbero organizzarsi un funerale, perchè la CIGL è un sindacato morto”.