Teatro Santuccio strapieno, a Varese, in una domenica mattina di freddo glaciale, per l’ultima uscita di campagna elettorale nella nostra città della presidente della camera Laura Boldrini, candidata a Milano per la lista di Liberi e uguali .
In prima fila tutti i candidati dei collegi varesini alla camera, al Senato, e alle elezioni regionali, del movimento di Liberi e uguali. E anche il sindaco di Varese Davide Galimberti, che interviene, molto applaudito, per dire che il nostro territorio è diverso da come viene rappresentato, ed è solidale e accogliente.
Apre la volontaria di Unicef Rosanna Moneta, presenta la Boldrini e le liste coi candidati. Per prime le persone delle elezioni politiche.
E poi quelli delle elezioni regionali.
“La nostra costituzione è antifascista perchè è nata dalla resistenza – spiega la Boldrini – come disse Aldo Moro nel dibattito alla costituente e non è afascista”.
“Noi non siamo razzisti – continua -e chi si dice patriota ma poi usa parole discriminatorie non è certo un vero patriota. Salvini deve tutto ai migranti, li dovrebbe ringraziare ma invece usa parole scellerate. Non si costruisce una carriera sulla pelle degli altri. E’ da vigliacchi, e la sinistra avrebbe dovuto fare argine e invece ha detto solo qualche timida parola. Questa è subalternità politica. Ieri ho firmato l’appello dell’Anpi per sciogliere i gruppi di ispirazione fascista. Fatelo tutti”.
Razzismo, i fatti di Macerata, la violenza, Boldrini indugia molto su questi temi. Definisce Luca Traini un “fascioleghista” e attacca il giuramento di Salvini in piazza Duomo: “Prima di toccare la costituzione antifascista dovresti farti un esame di coscienza”.
”Abbiamo iniziato la campagna elettorale a Busto Arsizio – ricorda poi – che bella giornata è stata; quando abbiamo visto che mi avevano dato alle fiamme abbiamo detto, che si fa? si va, e subito. E la piazza era piena”,
”Non ho voluto fare una campagna elettorale solo in tv, sono stata tra la gente, ci si guarda in faccia, dovete sentire se sono una persona degna di fiducia, io la faccio cosí la campagna”. E a Salvini: “Ma come… c’hai un partito da 30 anni e stai ancora all’undici per cento. Se non c’era la Lega dove andavi, nell’europarlamento si sono scordati della tua faccia”. Ai grillini: “Non sanno neanche scegliere i candidati”.
Boldrini attacca anche il Job’s Act: “Ha creato lavoro precario e i giovani si trovano solo con lavoretti e senza giustizia”. Applaudono tutti, tranne il sindaco del Pd Galimberti. Stoccata anche ad Emma Bonino: “Non ha nulla a che vedere con la sinistra”.
IL VIDEO SULLA CAMPAGNA ELETTORALE
E’ proprio una fissazione la sua.
Se dovessimo sciogliere tutti i partiti che si ispirano al loro passato violento che non hanno mai rinnegato, non si salva nessuno a partire da quelli di ispirazione cristiana considerato quello che ha fatto la Chiesa durante il Medio Evo (caccia alle streghe, Inquisizione, Crociate, lotta alle eresie…), quelli che si rifanno al comunismo (Stalin, Pol Pot, Mao..). Non si salvano neppure quelli liberali se consideriamo che la tratta dei negri è stata supportata dalle filosofie illuministe di Voltaire. Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Gianfredo Ruggiero
Quando non si hanno argomenti seri si attaccano a vanvera gli avversari su tutto. La signora boldrini dovrebbe farsi lei l’esame di coscienza, sia per il passato che per il presente. Quando era all’unhcr forse doveva capire che compito di quell’organizzazione è quello di distribuire i veri rifugiati negli stati appartenenti all’onu, non creare getti e campi di concentramento dove ammassare milioni di persone senza speranza e futuro. Riguardo al presente, invece di dare la caccia ai fascisti che non esistono più dovrebbe cercare di combattere i suoi amichetti dei centri a-sociali che attaccano la polizia e distruggono le città ogni volta che scendono in piazza, smetterla con la sostituzione etnica e pensare un po’ di più agli italiani. In Italia con ci sta l’Africa, il buonismo ci distruggerà. Eviti di fare la morale agli altri per lavarsi la coscienza!!!
Sentire gli eredi del comunismo dare lezioni di democrazia è a dir poco bizzarro. La libertà di espressione e di pensiero o vale per tutti o è dittatura.