A Lonate c’è una lista civica già strutturata, che unisce le ex opposizioni a Rivolta (di centrosinistra e centrodestra), c’è un altro gruppo che guarda all’area del centrosinistra. E poi c’è anche il centrodestra, reduce dal naufragio dell’amministrazione Rivolta ma determinato a giocare la partita. Con un’alleanza larga, garantiscono, ribadita già l’estate scorsa con qualche uscita pubblica sul tema migranti.
L’asse Lega-Forza Italia deve reggere, dicono anche dal livello provinciale. Lo dice il segretario leghista Matteo Bianchi (qui), lo ribadiscono anche da Forza Italia. «Prioritario per noi è assicurare l’alleanza, anche in vista di ottobre, delle elezioni di secondo livello per la provincia, nonchè del quadro nazionale» dice Marcello Pedroni, Forza Italia.
Sabato il tema arriverà sul tavolo provinciale. Pedroni sottolinea più volte proprio la parola «alleanza»: «in tutti i Comuni al voto, tra cui anche Venegono Superiore, Jerago con Orago (dove la sola FdI si è smarcata, ndr) e anche Azzate, dove possiamo proporre un’alternativa seria ad un’amministrazione di centrosinistra che è implosa».
Pedroni sottolinea come la coalizione di centrodestra a Lonate si sia dimostrata solida, anche quando i rapporti di forza erano particolarmente sbilanciati: «Nell’ultima amministrazione abbiamo garantito la continuità dell’alleanza: anche quando non ha eletto suoi rappresentanti in consiglio comunale, abbiamo assicurato alla Lega il ruolo di vicesindaco (Sabrina Marino, ndr)».
Certo, si può dire che rispetto al 2014 ora il quadro è cambiato, per varie ragioni. Per il vento in poppa della Lega a livello nazionale, ma anche per il fatto che l’affaire Rivolta – l’indagine, l’arresto, il patteggiamento– ha riguardato due rappresentanti di Forza Italia. «L’amministrazione non è mai stata toccata dall’indagine su Rivolta» dice però Pedroni, «come riconosciuto anche dalla Procura della Repubblica. Avevamo assessori validi che possono portare il loro contributo, abbiamo un’alleanza che comprende anche l’Udc».
E sui nomi? Mentre in paese si rincorrono voci (e alcune escono anche dal paese, girano tra gli “addetti ai lavori”), Pedroni mantiene riserbo. Avete qualche uomo o donna adatto al ruolo di sindaco, da proporre all’alleanza. «Abbiamo almeno due nomi di uomini e uno di una donna,non abbiamo bisogno di andare a cercarli fuori paese. I nomi non li facciamo ora non per pretattica, ma perché vogliamo prima un confronto con gli alleati». Da sabato le cose potrebbero evolvere.