“Siamo dispiaciuti del fatto che l’iniziativa sia partita con la volontà di escludere persone disponibili a fornire, oltre ad una indispensabile analisi critica del passato“.
I nodi stanno tutti in queste due righe, nel messaggio con cui “Noi ci siamo” (il gruppo che fa capo a Donato Brognara, Giovanni Canziani, Giacomo Buonanno) ha accolto l’annuncio del nome ufficiale della lista “Uniti e Liberi”, che ha riunito due diversi tronconi – Democratici Uniti e Lista Libera – che erano all’opposizione della maggioranza di Danilo Rivolta.
Inclusione e analisi del passato, due nodi già emersi a dicembre e certo non sbrogliati, in questi due mesi in cui i due gruppi sono andati avanti a immaginare due (diverse) alternative al centrodestra post-Rivolta. «Si chiamano Uniti e Liberi – dice con una battuta sintetica Donato Brognara – ma non ha il sapore della libertà completa: tutti devono essere liberi di dire quello che pensano». Cioè? «Chi parla apertamente, finisce cacciato: parlare degli ultimi 13-14 anni significa mettere in difficoltà la lista, perché in Uniti e Liberi c’è anche chi ha un pezzo di corresponsabilità degli anni del centrodestra». È evidente il riferimento soprattutto a Giancarlo Simontacchi, che nel 2014 si è schierato contro la coalizione Lega-Forza Italia-Udc, ma che ha un passato dentro al centrodestra lonatese: «Simontacchi – ricorda ancora Brognara – era assessore quando Rivolta era segretario di Forza Italia, è stato assessore con Rivolta all’urbanistica. Se non si chiarisce quanto accaduto negli ultimi 13-14 anni, non si può pensare di progettare un buon futuro».
“Noi riteniamo – si legge ancora nel post su Facebook – si possa e si debba aprire una lista civica a chiunque, purché non esistano tabù e si possano affrontare tutti i temi, passati e futuri, in modo libero e nel pieno rispetto di ogni membro per poter affrontare con consapevolezza le scelte che si sarà chiamati a compiere”.
«Rimuovere le macerie», lo chiama Brognara. Per poi ripartire a pensare la Lonate del futuro. «Guardando alle tante cose belle già valorizzate in passato e alle occasioni di oggi. La amministrazione spicciola la può fare chiunque, diverso avere uno sguardo complessivo e di ampio respiro: le potenzialità di questo territorio sono enormi». E torna anche il riferimento alla «esperienza con Canziani» (l’ex sindaco del centrosinistra che oggi aderisce al gruppo “Noi ci siamo”): «una esperienza che ci ha insegnato che le cose si possono fare, tante e belle».