Passate le politiche e le regionali, già si scaldano i motori per le elezioni amministrative 2018, che in provincia riguardano meno di una decina di Comuni.
Tra questi, il caso più particolare è quello di Lonate Pozzolo, Comune commissariato dopo le dimissioni e la condanna del sindaco Danilo Rivolta, a capo di una maggioranza di centrodestra. Caso particolare anche perché le carte a Lonate sono in parte mischiate anche dal fatto che singole figure di centrodestra si sono staccate da alcuni anni da Lega e Forza Italia e oggi si propongono – più o meno direttamente – come alternativa.
Si muove ad esempio la nuova lista civica Uniti e Liberi, che riunisce un pezzo di centrosinistra (non vicino al Pd) e il gruppo che fa capo all’ex assessore di centrodestra Simontacchi, allontanatosi da Forza Italia tre anni fa. Lanciato il progetto, ora arriva anche il simbolo. «Un cerchio in cui è ben evidente la scritta “lista civica” sottolineando così la libertà di azione e la lontananza del gruppo alle logiche partitiche e dai loro diktat» sottolineano i promotori della lista. È sicuramente questo il messaggio più significativo presente nel simbolo, che anche nei colori sembra presentarsi come alternativo alla tradizionale contrapposizione centrodestra-centrosinistra.
Poi c’è dentro anche l’identità del territorio. «In esso è ben riconoscibile un albero che germoglia che simboleggia la rinascita di Lonate dopo l’ultimo travagliato periodo istituzionale. Le tre foglie invece rappresentano le tre realtà comunali: Lonate Pozzolo, S. Antonino e Tornavento. In particolare il germoglio fa riferimento all’albero di gelso, caratteristico della tradizione lonatese, sugellando in questo modo un legame forte alla storia del nostro territorio che merita un’attenzione particolare atta a valorizzarla. Il tronco, che si innesta nelle lettere stesse delle parole “Uniti e Liberi” vuole indicare che la volontà di rinascita è inserita nei valori fondanti del gruppo il cui motivo di unione è una libera volontà di adesione e condivisione dello stesso ideale di bene comune.»
Così invece viene spiegata la scelta cromatica: «Anche i colori non sono stati scelti a caso. Il bianco è tradizionalmente simbolo di luce e rappresenta il principio della fase vitale, esprime la speranza per il futuro e promuove sentimenti nobili e puri. Il verde, anch’esso portatore di speranza è anche immagine di equilibrio, vitalità, amore per l’ambiente e la natura, in giusto equilibrio però con le tradizioni. Esso infonde un senso di giustizia, conferisce tenacia e perseveranza nel seguire i propri progetti. Il rosso invece fa riferimento alla passione con cui stiamo lavorando per riuscire a dare una svolta alla nostra amata Lonate e all’azione energica con cui vogliamo operare per il bene comune».
Oltre a Uniti e Liberi su Lonate si stanno muovendo il centrodestra, il gruppo “Noi ci siamo” (che riunisce alcuni ex amministratori di centrosinistra di inizio anni Duemila e altri vicini al Pd). Ci sono poi i “nordisti” di Grande Nord, il partito autonomista che a Lonate ha iniziato a mettere radici nel 2017 (alle regionali in paese ha preso l’1%, comunque il doppio del risultato complessivo).