Riparte da dove si era “incagliato”: un progetto comune. Gianmario Bernasconi, sindaco uscente della lista Vivi Azzate, ha presentato oggi a Vegonno, martedì 8 maggio, il gruppo e il simbolo con cui correrà alle amministrative del 10 giugno.
Molti nomi noti ad Azzate (ne manca ancora uno per completare i dodici) e un simbolo che fa riferimento all’agorà, alla piazza: «È il nostro Belvedere ma potrebbe essere qualunque piazza d’Italia – spiega il sindaco – Il nostro Progetto Comune parte da qui, dalla piazza che è luogo di scambio ma anche di festa; dall’azzurro del lago che è natura, cura del territorio e attenzione all’ambiente e dal verde del prato, luogo che accomuna tutti. Il nostro progetto è legato al Comune inteso come amministrazione comunale e vuole essere allo stesso tempo comune alla cittadinanza, creato insieme e vissuto insieme, in uno spirito di collaborazione e partecipazione attiva che unisca risorse, idee e voglia di fare. Così suggerisce lo slogan “Azzate anche io”».

Insomma, è questa la risposta all’attuale gruppo di maggioranza, sfaldato nel tempo, che ha accusato il primo cittadino di aver fatto per cinque anni il bello e il cattivo tempo, di non aver incentivato l’iniziativa popolare e di non aver promosso l’ascolto.
«Respingo con forza questa critica – risponde Bernasconi – Io sono rimasto fedele al progetto iniziale; altri hanno fatto passi indietro. Ringrazio invece chi, pur avendo a volte idee differenti dalle mie, ha portato a conclusione il lavoro che aveva cominciato, penso ad esempio all’assessore Marangon».

Chi invece ha preso una strada diversa, e correrà con la lista “Insieme per Azzate” è Raffaele Simone, oggi assessore ai Lavori Pubblici della giunta Bernasconi ma da tempo in contrasto con il primo cittadino: «Sono consapevole che sarà un derby – dice il candidato di Progetto Comune – ma mi sento di dire che forse sulla visione del paese non c’è una grande differenza di idee. Sull’attuazione dei singoli progetti senza dubbio sì, e lo abbiamo visto in questi cinque anni».

Del gruppo di Bernasconi fanno parte persone di diversa età, il più giovane è Tommaso Foti, 23 anni di Vegonno; tra i veterani l’attuale vicesindaco Enzo Vignola che porta in “dote” un milione di euro conquistati partecipando al bando “Bellezza” per la ristrutturazione del Palazzo Comunale.

«So che non sono riuscito a cogliere dei segnali e che ho commesso degli errori in questi anni – conclude Gianmario Bernasconi – me ne fossi reso conto prima avrei cercato di riportare tutto nell’alveo dell’ordinarietà. Ci sono progetti che non siamo riusciti a portare a termine a causa di scontri interni alla maggioranza e di vedute differenti: penso al progetto di Via Volta, che è fermo dal 1984, alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica e al bando dell’adozione di nuovi spazi verdi. Tornassi indietro coinvolgerei di più la cittadinanza su temi forti come questi».
Azzate gli darà una seconda possibilità?

Ro. Ber.