Corre veloce, la campagna elettorale di Lonate Pozzolo, dopo l’ufficializzazione delle liste sabato scorso. La lista civica Uniti e Liberi, partita con passo da maratoneta già da un mese, ha già anticipato molti temi e ora Nadia Rosa – candidata sindaco – anticipa anche la giunta. O meglio: metà della giunta, tenendo per le prossime settimane il resto dei nomi e delle deleghe.

«Per una questione di trasparenza presentiamo la giunta prima, senza aspettare l’esito del voto» ha spiegato Rosa. Spiegando che «assegnare deleghe in base alle preferenze» non è garanzia»: «a Lonate abbiamo visto in passato assessori chiedere aiuto al funzionario, momenti imbarazzanti».

E allora quali sono i nomi? Rosa parte da due deleghe, «per evitare illazioni, su due temi delicati». I due temi sono i lavori pubblici e l’edilizia, quelli più esposti  – a livello comunale – a rischi di conflitti d’interessi. Per i lavori pubblici la scelta ricade su Luca Perencin, libero professionista (ma nel settore informatico), già candidato sindaco nel 2014, mentre di territorio ed edilizia si occuperà l’architetto Paolo Risi, dipendente comunale a Samarate. Perencin ha ricordato tra le priorità «piste ciclabili, via Matteotti, tanti piccoli interventi da seguire», in una Lonate da ricostruire, per certi versi». Risi ha invece indicato la necessità prima di tutto di superare la logica della «urgenza», «che impedisce una progettazione adeguata degli interventi e rende soggetti a influenze esterne» (le – ahimè – tipiche varianti in corso d’opera che si vedono su troppi appalti).
A Perencin e Risi si aggiunge poi il nome di Giancarlo Simontacchi (al centro nella foto), che sarà vicesindaco. E le deleghe? «Quelle ve le diremo di qui a qualche settimana», quando saranno ufficializzati poi anche gli altri due assessori designati.

Nel presentare la lista, Rosa ha ricordato le origini del gruppo, «naturale prosecuzione alla opposizione all’amministrazione Rivolta», «pagina molto buia» per il paese». Da lì è partita l’idea di una lista unitaria dell’area alternativa al centrodestra che era al governo, riunendo persone di origini politiche diverse. «Uniti sui principi di legalità, contro i conflitti d’interesse, il senso civico per il bene comune. Liberi di agire, senza avere obbligo di confrontarsi con livelli superiori» ha sintetizzato ancora Rosa «Nonostante le voci in paese non ci sono stati intoppi sulla mia candidatura, non abbiamo faticato a trovare persone che volessero impegnarsi».

Quanto al programma, Uniti e Liberi ha già anticipato nelle settimane passate princìpi e scelte sui singoli punti, su cui è stata costruita anche la lista di candidati consiglieri.

Tra i vari temi c’è la partecipazione («L’anno scorso e apparso evidente che il motore che muoveva Rivolta era il suo interesse, noi ci proponiamo ricostruire fiducia tra istituzione e cittadini»), con l’idea di introdurre il bilancio partecipato, momenti di confronto con la cittadinanza, anche nel percorso di revisione del Pgt. Poi ci sono l’ambiente (dal depuratore al rapporto con Malpensa), il rapporto con le associazioni con una figura di riferimento in amministrazione, la sussidiarietà nel sociale, la revisione della Consulta per la legalità che nella scorsa amministrazione era formata da consiglieri comunali.

Sul tema delicato dell’urbanistica viene messa in primo piano «la revisione del Pgt», ispirata a «riduzione del consumo di suolo e recupero esistente», alla partecipazione. Sul centro sportivo Uniti e Liberi ha già anticipato la sua posizione favorevole alla programmazione di lungo corso sull’area, ma con la necessità di rivedere i progetti: «vogliamo un centro sportivo ragionato e che non sia uno spreco di soldi, che sia realizzato a lotti e in collegamento con associazioni». Con una vocazione «ad area polifunzionale», che possa comprendere ad esempio anche l’area feste della Pro Loco, trasferita dall’attuale collocazione al Cerello.
Altri punti in evidenza, la realizzazione di un parcheggio su terreno comunale a Tornavento e una soluzione «per il Perograno», per il progetto di alloggi assistiti «ancora bloccato dopo tante promesse». E ancora si valutano interventi di recupero per i beni storici, come «la chiesa di Sant’Antonino, il lazzaretto di San Giovanni, la “rosa dei venti” al Campo della Promessa».

Quanto alla lista, i nomi sono già stati ufficializzati sul finire di settimana scorsa: Giancarlo Simontacchi, Linda Bighetti, Mario Canziani, Ylenia Carrassi, Paolo Colombo, Gerry De Angelis, Melissa Derisi, Angelo Ferrario, Carlo Ferrario, Davide Limongi, Alessandro Iannello, Tania Manfredelli, Nicolò Migliorin, Anna Soldavini, Nerina Toniolo e Luca Zaro.
«Un gruppo sereno e costruttivo», l’ha definito Giancarlo Simontacchi. Confluiscono tante esperienze ed età diverse e sicuramente anche sensibilità politiche diverse. Uniti e Liberi ha sempre sottolineato il suo carattere di lista civica («libera dai condizionamenti dei livelli superiori dei partiti), sganciata anche dal riferimento a l’area del centrosinistra. Tramontata l’ipotesi di una lista alternativa esplicitamente a sinistra – con la rinuncia del gruppo “Noi ci siamo”rimane scoperta politicamente proprio l’area della sinistra, oltre all’assenza del Movimento 5 Stelle. Uniti e Liberi saprà intercettare consenso anche da lì? Rosa è ottimista, a partire proprio dal mondo di chi vota pentastellato: «Penso che nostri principi di legalità e trasparenza e le scelte che facciamo possono piacere, possiamo essere punto di riferimento anche per loro».