A pochi giorni dal voto, il centrodestra gioca la carta del conflitto d’interessi, per criticare Nadia Rosa, la candidata della civica Uniti e Liberi. O meglio: più che il Centrodestra, lo fa l’Udc lonatese. «Rosa è titolare di uno studio di consulenza aziendale e alcuni dei suoi clienti sono aziende del territorio» dicono i centristi, che richiamano anche l’uscita dall’aula di Rosa in occasione di alcune votazioni sul Pgt. L’Udc definisce «incompatibile moralmente» la candidata di Uniti e Liberi.

Era un aspetto a cui avevano alluso (qui, pur senza dirlo apertamente) anche quelli di “Noi ci siamo”, il gruppo del centrosinistra che è fuori dalla competizione elettorale ma che ha fatto spesso sentire la propria voce critica verso centrodestra e Uniti e Liberi. La presa di posizione dell’Udc segue poi di qualche giorno un post “interlocutorio” della pagina Facebook “politicamente scorretta” gestita da Paolo Tiziani. «Qui non abbiamo certezze, ma abbiamo dubbi. Ed è giusto chiarirsi i dubbi, sempre» esordiva il post, rilanciato poi anche dalla pagina di Grande Nord. Il post era interlocutorio – per così dire – proprio perché sollecitava una presa di posizione di Nadia Rosa. «Ci vuole comunicare qualcosa in proposito?».

Nadia Rosa ha risposto con un lungo post sul sito della civica Uniti e Liberi che la sostiene. «Una volta maturata, mesi fa, la scelta di mettersi a disposizione per il progetto di “Uniti e Liberi” ho preso anche la decisione di prendermi un periodo da dedicare esclusivamente all’attività del Comune» spiega Rosa. «È per questo motivo che non faccio più parte dello Studio Associato. Non certo per presunti (e inesistenti) conflitti di interesse. Per quanto sia stato doloroso e per quanto la mia professione non desse neppure modo di suscitare sospetti di conflitto d’interesse, ho fatto questa scelta».

Rosa ha anche contrattaccato: «Certamente è molto semplice non dare adito a sospetti di conflitti d’interesse: basta non avere un’occupazione, come la candidata del centrodestra Angelino». E sul conflitto d’interessi ha gioco facile a ributtare la palla nel campo del centrodestra: «Se fossi negli esponenti di centrodestra mi preoccuperei più che altro di quanto avvenuto sotto il loro naso nella passata amministrazione, quando sono state prese decisioni da giunta e intera maggioranza (spostamenti di responsabili da un ufficio all’altro, epurazione della comandante della Polizia Locale, …) che abbiamo poi compreso essere strettamente collegate ai reati commessi dall’ex sindaco Rivolta».

Non è certo l’unica polemica di oggi, dalle file del centrodestra. Che oggi ha pubblicato anche un post su Sant’Antonino e sulla questione – quanto mai discussa – dei disagi causati dal depuratore.


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