Sono giorni di grandi polemiche a Lonate Pozzolo, questi conclusivi della campagna elettorale. E lo sono – più che non sui programmi – sulla questione morale, forse non poteva essere altrimenti in un Comune che va al voto con un anno di anticipo (e uno di commissariamento) dopo l’arresto e le successive dimissioni del sindaco.

Nel giorno in cui dal centrodestra arriva la critica a Nadia Rosa sul tema del conflitto d’interessi, dalle file della civica Uniti e Liberi arriva una bordata sugli ospiti “scomodi” della serata di Ausilia Angelino sulla disabilità.

Non è – appunto – solo la critica politica a “una rassegna mielosa” sui “bisogni umani, quelli fondanti del presenzialismo di Ausilia Angelino”. La critica infatti è tutta per gli ospiti. O meglio: non per la capofila Giusy Versace, fresca di elezione alla Camera, né per la sua amica Jo Squillo. Al centro delle critiche c’è infatti la presenza di Rosella Panzeri, esponente di lungo corso prima Dc e poi Udc, “condannata dalla Cassazione nel 1997 ad una pena di un anno e quattro mesi per una tangente presa per favorire una lottizzazione di quasi 25 mila metri quadrati a Monza” ricordano quelli di Uniti e Liberi. Cose dei tempi di Tangentopoli: “Dichiarò al processo di aver devoluto la stecca in beneficenza“.

Il caso di Panzeri viene accostato poi anche ad altro più recente, quello del “mullah”, il grande timoniere di Forza Italia di Gallarate Nino Caianiello (presente solo tra il pubblico, va detto), la cui condanna definitiva – dopo una riforma della sentenza d’appello – risale all’autunno del 2017, a tredici anni dai fatti, per la vicenda del supermercato Esselunga nell’area ex Maino.

“Ieri non c’erano fulmini a cielo sereno, tutti sedevano a fianco degli impresentabili con sorprendente allegria. Non sapevano nulla ovviamente i candidati nella lista di Ausilia Angelino?” concludono da Uniti e Liberi. “Viene da chiedersi perché in questo prestigioso parterre non abbiano invitato l’ex sindaco Danilo Rivolta”.