Corre la campagna elettorale a Jerago con Orago. Mentre in altri Comuni ancora si attendeva la scelta dei candidati, nel paese sulle colline all’imbocco della Valdarno il clima della sfida si sente già. Animato, tra l’altro, dalla competizione interna all’area del centrodestra (cui fanno più o meno riferimento tre delle quattro liste), su cui già c’è stata qualche polemica, persino fuori dal paese.
Tre candidati – Emilio Aliverti, Matilde Ceron, Salvatore Marino – sono noti già da qualche settimana, a loro si è aggiunto negli ultimi giorni Giuseppe Grasso. I movimenti elettorali non sono finiti (scadenza ultima: 12 maggio), mentre però già si parla anche di temi amministrativi specifici. Nel frattempo tutti i candidati e i gruppi devono attivarsi per raccogliere le firme necessarie a presentarsi alle elezioni del 10 giugno. Operazione non scontata, così come la composizione della lista, con la necessità di garantire le quote di genere (il rapporto uomini-donne: ognuno dei due generi deve avere almeno quattro candidati, su unalista da dodici)
La lista di Emilio Aliverti, che si propone come continuità delle amministrazioni Ginelli, partirà in questi giorni con la presenza “fisica” in paese: «Da venerdì 4 iniziamo con i gazebo, con la presenza alla sera nei “rioni” e nei “cantoni”, al sabato e domenica nei luoghi centrali del paese» spiega Aliverti. Due saranno gli eventi di presentazione della lista e del progetto: il 16 maggio alle 21 alla palestra di Orago, il 18 maggio in sala civica a Jerago, in cui presenteremo anche la composizione della giunta, secondo una scelta di competenze». Temi centrali? Famiglia, lavori pubblici, servizi, decoro e sicurezza, «già centrali nelle due precedenti amministrazioni». Lista “paritetica” dal punto di vista di genere: «Sei donne e sei uomini. Tra le donne abbiamo commercianti, insegnanti, professionisti, studentesse, pensionate. Sarà una donna il vicesindaco, Anna Carnini, che era assessore alla cultura nello scorso mandato».
Nella lista di “Gente di Jerago con Orago” che sostiene Salvatore Marinoci saranno Elena Riboni, maestra molto nota («ha insegnato per quarant’anni»), Nadia Franchi «maestra delle scuole materne», l’osteopata Maela Cerchiaro e Giada Musso, web designer. Oltre a loro, ci saranno poi appunto otto uomini, tra cui ad esempio Giuseppe Felice Cavalli ex consigliere e assessore, e i leghisti Alfredo Edusi e Gianluca Rabuffetti. «Una lista che rappresenta il territorio in tutte le fasce di età». Oltre ovviamente a una certa attenzione alle due “metà” del paese, Jerago e Orago. Prossimi appuntamenti? Per ora ci si concentra sulla raccolta delle firme a sostegno della lista: «Le iniziative vere cominceremo a farle da domenica 13 maggio». Priorità da illustrare agli elettori? «La sistemazione del ponte di Orago, problema annoso su cui ci muoveremo subito». E poi proprio l’idea del «programma nato e condiviso dalla gente».
Matilde Ceron, di “JeragOrago per tutti”, è l’unica candidata sindaco donna. Le sue priorità? «Innanzitutto la Partecipazione, dalle consulte al bilancio partecipato, per un maggior coinvolgimento della cittadinanza. E poi l’ambito del sociale, dalle famiglie agli anziani, ai più piccoli». Due le serate di presentazione previste nelle due “metà” del paese, a Jerago giovedì 17 e a Orago venerdì 11, poi ancora altri appuntamenti specifici sulla sicurezza e sulle proposte qualificanti per l’area del sociale. Quanto alle donne in lista, «avendo avviato un lavoro nel tempo, abbiamo aggregato anche più persone di quelle che ci saranno in lista» assicura Ceron. Che tra le donne che la affiancheranno anticipa ad esempio il nome di Emanuela Zanetello, architetto impegnata anche in ambito scolastico.
Si è appena affacciato alla competizione, invece, Giuseppe Grasso, candidato della lista Borghi più belli. «Non abbiamo ancora una serata organizzata» spiega. «Stiamo preparando la pagina Facebook e il sito, dove caricheremo anche il nostro programma» (alcuni punti li abbiamo anticipati ieri). Nel frattempo sono impegnati a raccogliere le firme per la lista presentata in Comune: le donne sono rappresentate da Sabrina Letizia, Ilenia Santoro, Tamara Trotta e Laura Di Lorenzo.
Tra i movimenti in corso, c’è anche l’idea del Popolo della Famiglia – gruppo cattolico conservatore – di prendere posizione nella contesa elettorale. «Su Jerago c’è qualche possibilità aperta, stiamo capendo che margini ci siano per essere presenti» spiega Emanuele Fiore, del Circolo di Busto Arsizio (cui fa riferimento l’area). L’interesse è ovviamente per un sostegno a uno dei candidati dell’area del centrodestra sensibili al mondo cattolico.
È invece esclusa la partecipazione del Movimento 5 Stelle con un suo candidato: gli attivisti locali si sono impegnati in particolare per la campagna elettorale nazionale ma non si è creato un gruppo che esprimesse un aspirante sindaco per le amministrative (qui come altro, va tenuto conto anche che le regole del Movimento prevedono tempi precisi per la certificazione delle liste pentastellate).