“Il tema dell’immigrazione va affrontato con grande pragmatismo. La Regione Lombardia non può da una parte, con Maroni, firmare gli accordi in conferenza Stato-Regioni per la spartizione delle quote di distribuzione dei migranti e poi dall’altra, con Fontana, fare la voce grossa in campagna elettorale per rimandarli indietro”. Così dichiara Giulio Arrighini, candidato di Grande Nord alla presidenza di Regione Lombardia.

“Al candidato della Lega (ex Nord) Attilio Fontana chiediamo chiarezza: meno frasi ad effetto per farsi conoscere al grande pubblico e più proposte concrete e attuabili, perché pensare che un presidente di Regione possa decidere di espellere 100mila migranti è una colossale presa per i fondelli nei confronti dei cittadini”. Anche perché, aggiunge Arrighini, “nella sua (di Fontana) provincia di Varese, uno dei pochi casi di seria mobilitazione popolare per impedire l’apertura di un centro di accoglienza straordinaria è quello di Lonate Pozzolo, grazie agli attivisti del Comitato Grande Nord che hanno consegnato oltre 1500 firme al Prefetto di Varese per convincerlo a bloccare nuovi arrivi di migranti. Non nella Varese governata da Fontana: più facile sbraitare contro i migranti a parole che impegnarsi nei fatti a non farli arrivare sul territorio”.