«Una campagna elettorale fatta di proposte, e di uscite sui giornali, non paga». Lo hanno dimostrato gli elettori di Agra che hanno lasciato a zero la lista outsider “Progetto sociale per Agra”, legata a doppio filo al movimento dell’ultradestra Forza Nuova: neanche un voto.

Ne fa un punto di vanto Luca Baglioni, nuovo sindaco di Agra che succede a Ernesto Griggio, ancora candidato in lista che – non è ancora ufficiale – ricoprirà comunque un ruolo di primo piano nell’amministrazione del piccolo paese del Luinese, un vero e proprio balcone sul Lago Maggiore, «ma per adesso è ancora presto per parlare di giunta e altro. Ora è il momento di festeggiare coi cittadini che ci hanno dato fiducia. Per questo penso ad un consiglio comunale il più possibile aperto ai cittadini di Agra e perché no, magari in piazza. Ma due o tre punti fermi già da adesso li sto mettendo a fuoco».

Cioè? «Prima di tutto davvero la considerazione di fondo legata al fatto che non si può venire ad Agra a proporre idee a cascata, parlare di tutto e presentarsi come il cambiamento. Gli agresi con questo voto hanno dato prova di se stessi».

Poi? «Poi dico che mi tengo ben stretto il taccuino nero che ho riempito in questi mesi di campagna elettorale andando casa per casa senza parlare più del dovuto, ma anzi ascoltando e mettendomi a disposizione dei desiderata dei residenti: per questo abbiamo vinto».

E Baglioni, originario di Agra sebbene ora viva a Luino ha un pensiero di rispetto e apertura nei riguardi della minoranza «che immagino costruttiva e propositiva. Del resto – conclude – una minoranza fatta di agresi non può che essere un fatto da tenere in considerazione. Così posso da subito affermare che coinvolgerò, con incarichi precisi, i consiglieri di “Agra in movimento”».