Riceviamo e pubblichiamo
Varese, sale comunali solo a chi si professa antifascista. Cosentino: sarebbero questi i problemi di cui si occupa Galimberti?
La Maggioranza a guida PD ha approvato la delibera per vietare spazi pubblici a gruppi politici o associazioni che si rifiutano di sottoscrivere una “dichiarazione antifascista”.
In pratica tutte quelle realtà che volessero chiedere uno spazio pubblico per svolgere le proprie iniziative devono firmare una sorta di autocertificazione in cui si dichiarano antifasciste.
Come si può difendere le libertà costituzionali se si limita la libertà ad associazioni o partiti regolarmente ammessi nel dibattito pubblico, di esprimere le proprie posizioni e le proprie idee? Solo nelle più cupe dittature si è imposto di adeguarsi ufficialmente alle ideologie politiche dell’amministrazione del momento per poter esprimere pubblicamente le proprie opinioni.
Il documento approvato ieri non è altro che l’ennesima arma antidemocratica e liberticida di una sinistra senza contenuti che invece di pensare ai propri cittadini, ai tanti Varesini che vivono in situazioni di difficoltà, alla sicurezza nelle nostre strade, a dare risposte a coloro che chiedono più attenzione e assistenza, si occupa di politiche ideologiche e demagogiche.
La Maggioranza dimostra per l’ennesima volta di svolgere la propria azione di governo sulla linea demagogica contro un nemico inesistente, invece di occuparsi dei problemi del mondo reale.
Varese e i Varesini hanno ben altre priorità.
Giacomo Cosentino