RTICOLO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO (ultima modifica ore 15.30)
In attesa del risultato definitivo e della proclamazione degli eletti, emergono i dati (ancora provvisori) delle preferenze raccolte dai singoli candidati.
Il ritardo nella pubblicazione sul sito del Ministero dell’Interno del dato finale è dovuto a problemi in un seggio di Busto Arsizio (il numero 55) e a Seregno: in Regione stanno aspettando i dati definitivi per poi procedere al calcolo finale e alla proclamazione degli eletti.
Dalla provincia di Varese entrano 7 consiglieri: 3 della Lega Nord, 1 di Forza Italia, 1 della Lista Fontana, 1 del Pd e 1 del Movimento 5 Stelle. Numero e composizione, dopo il calcolo dei resti e la ripartizione su base regionale, sono definitivi.
MISTER PREFERENZA – Samuele Astuti del Pd, nonostante il risultato non entusiasmante del partito, fermo al 17%, ha portato a casa 4754 preferenze, risultando il più votato in assoluto.
LEGA – La Lega, arrivata oltre il 30% dei voti, dovrebbe eleggere 3 consiglieri regionali dalla provincia di Varese. La prima è Francesca Brianza, assessore uscente, con 4376 preferenze, seguita da Emanuele Monti, consigliere regionale uscente, con 2463 e Marco Colombo, sindaco di Sesto Calende con 2234 preferenze.
FORZA ITALIA – La sfida interna a Forza Italia è vinta da Angelo Palumbo, presidente del consiglio comunale di Cassano Magnago, che raccoglie la bellezza di 3420 preferenze, superando il consigliere regionale uscente Luca Marsico che si ferma a 2950 e rimane fuori.
LISTA FONTANA – La lista che appoggiava il candidato presidente Attilio Fontana, formata da sportivi e sindaci del territorio, ha raggiunto in provincia di Varese il 3,7% e dovrebbe un consigliere regionale: si tratta di Giacomo Cosentino, giovane ex consigliere comunale di Varese, che prende 1362 preferenze.
MOVIMENTO 5 STELLE – Il partito ha preso il 18,77% dei voti. Non tantissime le preferenze ai singoli candidati: è il professor Roberto Cenci il più votato con 462 preferenze. Secondo tra i grilli Alberto Lucchese di Busto Arsizio con 271 preferenze.
GLI ESCLUSI – Tiziana Bortot, candidata con la Lega totalizza 1304 preferenze: potrebbe rientrare in caso di una conferma di Francesca Brianza ad assessore; Giuseppe Longhin, consigliere provinciale e capogruppo a Villa Recalcati ne ha portati a casa 1920. Forza Italia, detto di Luca Marsico, vede un altro candidato escluso pur superando le mille preferenze: è il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio che ha raccolto 1724 voti personali. Il consigliere comunale di Varese Simone Longhini si ferma a 1016 preferenze, mentre la luinese Laura Frulli totalizza 475 voti. Nella Lista Fontana il sindaco di Travedona Monate Andrea Colombo arriva a 874 preferenze, Mario Ceriani di Origgio 758, Jenny Santi di Porto Ceresio 423, Eleonora Paolelli di Bodio Lomnago 324. Fratelli d’Italia resta fuori per pochi voti: Andrea Pellicini, sindaco di Luino, è il più votato con 920 preferenze. Fuori anche il presidente del consiglio regionale uscente Raffaele Cattaneo penalizzato dal risultato della sua lista Noi con l’Italia ferma all’1,4%: per lui 2286 preferenze; secondo Giorgio Ginelli sindaco di Jerago con Orago con 793 e terza Maria Grazia Donata Mina Stocchi vicensindaco di Lavena Ponte Tresa con 552. Fa il pieno di preferenze, ma resta fuori dal consiglio regionale il consigliere provinciale del Pd Paolo Bertocchi che raccoglie 2789 voti, seguito da Margherita Silvestrini, ex assessore di Gallarate, che si ferma a 2347. Escluso anche Luca Paris, segretario cittadino di Varese con 445 preferenze. Buono a livello personale anche il risultato di Silvio Aimetti della lista Gori Presidente, ferma al 2,74%: per il sindaco di Comerio 1063 preferenze; il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi è stato votato 728 volte, mentre l’ex sindaco di Tradate Laura Cavalotti si accontenta di 524 voti. Scarso risultato di lista per Lombardia per le autonomie che sosteneva la candidatura di Giorgio Gori, 0,66%: il capolista Stefano Malerba, presidente del consiglio comunale di Varese, totalizza 400 preferenze.