«Sono  diplomata in ragioneria, ho approfondito con studi e viaggi all’estero le lingue straniere tedesco, inglese, francese e spagnolo. Sono sposata, ho un un figlio di tredici anni, lavoro presso una società a Lugano che gestisce immobili».

Barbara Barozzi, candidata sindaco per la lista “Agra in movimento” ama «nel tempo libero organizzare eventi e seguire corsi di medicina alternativa».

«Mi ritengo una persona solare, intraprendente, dedita all’ascolto, comprensiva e soprattutto combattiva», dice di sè.

Quali sono le sue precedenti esperienze amministrative?
«Non ho mai lavorato per un’amministrazione comunale, ma ho avuto esperienza nella gestione della Proloc».

Cosa manca ad Agra?
«A mio parere Agra avrebbe bisogno di più servizi ricreativi che incentivano lo sviluppo turistico»

Quali sono i punti di forza del paese?
«Agra è un paese situato in una posizione privilegiata, sempre soleggiato con vista lago e con possibilità di fare diversi percorsi immersi nella natura. L’architettura del nostro paese è un punto di forza, ha un bellissimo centro storico, piazze , corti, ampi parcheggi e aree ricreative ben distribuiti».

Quali sono le proposte per i prossimi cinque anni?
«Le mie proposte sono quelle di migliorare le strutture già esistenti e creare nuove attrattive, sicuramente mantenere la pulizia e il decoro di tutto il paese, migliorare la viabilità delle strade periferiche e soprattutto riportare Agra piano piano al suo splendore».

In che modo ha scelto i componenti della lista?
«Per quanto riguarda la scelta dei componenti della mia lista ho cercato persone che amassero il paese, volenterose, e con specifiche competenze».

Quale sarà la prima misura che prenderà non appena eletto/a
«Mi piacerebbe creare un recapito dove chi ha proposte per migliorare qualunque situazione inerente il comune, possa liberamente esprimerle, anche in forma anonima e successivamente dedicare uno spazio al vaglio delle stesse».

Un sogno nel cassetto per Agra
«Un sogno nel cassetto sarebbe far tornare Agra ad essere un comune individuale, incentivare la crescita di strutture commerciali, negozi, bar e magari una struttura alberghiera che manca da anni»